Il Laboratorio di Ricerca per lo sviluppo dell’Inclusione Scolastica e Sociale del Dipartimento di Scienze della Formazione di Roma Tre si costituisce con la presenza e la collaborazione del Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies (GRIDS) i cui lavori e le pubblicazioni, presenti in Italia sin dai primi anni del duemila, hanno condiviso e condividono molti dei temi toccati dai Disability Studies (DS); tra questi i diritti, la costruzione sociale e culturale del deficit individuale e della sua categorizzazione, la disabilità come tragedia personale, le barriere alla partecipazione sociale e all’apprendimento, i processi di esclusione, il tema della norma, l’analisi critica delle politiche e delle epistemologie che ispirano la scuola, i servizi per la disabilità e il sociale, nonchè le politiche e il dispositivo di potere.
In questi ultimi anni, la prospettiva dei Disability Studies ha dovuto, però, confrontarsi con diversi filoni teorici, quali i Critical Disability Studies CDS), gli Studi sull’Abilismo e i Disability Critical Race Theory in Education (DisCrit) che, pur aderendo alla critica del modello medico-individuale, si orientano verso prospettive intersezionali e interdisciplinari. Mantenendo un’attenzione alla struttura economico-sociale come fattore causale della disabilità, questi approcci si focalizzano sull’importanza del corpo, il rapporto corpo-deficit, il peso della cultura e del discorso nella produzione della disabilità, la condivisione di condizioni oppressive per disabilità, l’intersezione fra disabilità, razza, genere e orientamento sessuale, il ruolo del deficit nell’esperienza delle persone con disabilità, la problematizzazione dell’identità disabile, il tema della cronicità. I DS e le sollecitazioni dei CDS e dei DisCrit ci restituiscono così un quadro di ricerca molto ricco e con traiettorie e contenuti differenti che, pur nella condivisione dello sfondo comune sopra evidenziato, non permettono di ricondurre la ricerca ad una teoria unificante
Affrontare criticamente l’insieme e l’intreccio di tali prospettive, diventa oggi un’evidente ed urgente esigenza di una prospettiva culturale e socio-politica capace di elaborare le nuove emergenze e nuove soglie per uscire dai dispositivi categoriali, dalle definizioni che ne conseguono, dal pensiero orientato all’esclusione sulla base dell’abilismo, del deficit e della razza. Ne consegue che l’analisi e le azioni rivolte alle barriere sociali, economiche, culturali e politiche risultano precarie e riduttive se non assumono l’idea di differenze liberata dai dispositivi normativi che, definendole, le negano.
La ricerca ed i lavori che si presenteranno si proporranno di diffondere una diversa lettura di disabilità, norma, differenze, problematizzando interpretazioni semantiche, pratiche e linguaggio date per scontate. L’obiettivo è una lettura critica di un pensiero dominante che riduce le differenze a semplici categorie; che rappresenta la disabilità omologata a problema individuale come deficit da compensare; che neutralizza l’abilissimo e il peso dei fattori sociali, politici, culturali ed economici nella produzione delle differenze.
Stante il quadro d’analisi ora evidenziato e con un’attenzione agli studi internazionali, al dibattito italiano e alle ricerche emancipative, ci si orienta ai seguenti temi:
- divulgazione dei Disability Studies e del concetto dell’Inclusione nel panorama internazionale;
- ricadute del concetto di Inclusione e dello sfondo teorico dei Disability Studies nel contesto italiano (Disability Studies Italy) per potenziare il dibattito verso una nuova prospettiva della scuola, della partecipazione sociale e dei servizi per la disabilità e della differenza tra integrazione scolastica e inclusione.
- rapporto fra le epistemologie, l’organizzazione, i percorsi formativi e le pratiche all’interno dei servizi per la disabilità, della scuola, dell’Università, del sociale;
- rapporto fra epistemologie e legislazione;
- analisi dei diritti, della legislazione e del piano giuridico nella prospettiva inclusiva;
- analisi degli ostacoli alla concretizzazione dei Diritti;
- mutamento, mantenimento e mimetismo delle epistemologie con particolare riferimento alla logica speciale, della norma e del corpo disabile;
- confronti con correnti che si ispirano all’intersezionalità, crip theory, disidentificazione;
- analisi dell’intersezione fra razza, disabilità e status migratorio e la sua ricaduta nei percorsi scolastici e di vita dei minori migranti;
- analisi dell’intersezione fra razza, disabilità e status migratorio e la sua ricaduta nei percorsi scolastici e di vita dei minori migranti;
- caratterizzazioni culturali delle differenze e della disabilità e le loro rappresentazioni;
- studio del ruolo disabilitante delle istituzioni e dei contesti di vita;
- analisi del linguaggio nei processi di categorizzazione e di ‘disabilitazione’;
- ricerca dell’influenza dei vecchi e nuovi media, dei social network, della letteratura, dell’arte nei processi di inclusione e di esclusione;
- analisi dei mutamenti storici e culturali attorno alla costruzione delle differenze e della disabilità;
- definizione dell’impatto della letteratura e dell’arte nel consolidamento di stereotipi delle differenze;
- dare un contributo alla progettazione inclusiva che prende in esame la quotidianità degli spazi, degli ambienti, dei mezzi di trasporto, eventi culturali e del tempo libero
- studio dell’intersecarsi tra varie forme di oppressione e di esclusione
- analisi dei concetti di norma, normalità e abilismo;
- conoscenza dei processi che determinano l’incremento di diagnosi di disabilità e bisogni educativi speciali ed emersione dimacro e micro esclusioniin atto nei contesti;
- smascheramento di processi di abilismo (ad esempio differenziazione, categorizzazione, individualizzazione, negazione) che sostengono e reiterano il concetto di disabilità come una condizione distante da una norma.
Questi temi determinano la nascita di una serie di domande cui i DS cercano di dare delle risposte:
- Quali sono i processi di esclusione e di discriminazione sono ancora in atto oggi nella società e nella scuola?
- Che cos’è la norma/normalità e come contribuisce alla costruzione di privilegi e forme di oppressione della differenza?
- Quali teorie influenzano le politiche educative, sociali determinano la reiterazione di pratiche escludenti e discriminatorie?
- Perché la politica marca leggi, prospettive di welfare e servizi tramite il paradigma bio-medico individuale?
- Quali gruppi umani si trovano spesso all’intersecarsi di forme di oppressione e di marginalizzazione sociale e perché?
- Cosa si intende per Disabilità, Equity, Inclusione, Diritto?
Considerato l’aspetto interdisciplinare degli argomenti che verranno affrontati, si privileggeranno temi di tipo qualitativo (studi di caso, etnografie, interviste, analisi di documenti) e si favorirà la partecipazione attiva dei soggetti che hanno fatto esperienza diretta di episodi di esclusione e discriminazione.
Fabio Bocci
Professore Ordinario (Full Professor) di Pedagogia e Didattica Speciale (Special Education). Dipartimento di Scienze della Formazione (Department of Education) Università Roma Tre. Coordina il Laboratorio di Ricerca per lo Sviluppo dell’Inclusione Scolastica e Sociale, è componente del GRIDS (Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies) e co-Editor, con Simona D’Alessio, dell’ «Italian Journal of Disability Studies». Le sue linee di ricerca riguardano i processi inclusivi, le rappresentazioni sociali della disabilità, la creatività e la formazione degli insegnanti. È autore di 150 pubblicazioni, tra monografie, saggi in volume e articoli scientifici.
Simona D’Alessio
Dirigente scolastica di nuova nomina, ha lavorato come ricercatrice, insegnante e docente in educazione inclusiva, disability studies e politiche educative inclusive. E’ cofondatrice e membro del Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies (GRIDS) e dal 2013 è Direttore Scientifico dell’Italian Journal of Disability Studies (Edizioni Anicia). Dottore di Ricerca in Educazione Inclusiva, dal 2005 al 2015 ha alternato la sua attività di insegnamento come docente curriculare e per il sostegno nella scuola secondaria superiore con la ricerca accademica presso la European Agency for Special Needs and Inclusive Education. Ha recentemente collaborato come ricercatrice per l’inclusione e i bisogni educativi speciali per la Dubai Schools Inspection Bureau (DSIB), Knowledge and Human Development Authority degli Emirati Arabi. Dal 2012 al 2018 è stata Honorary Research Fellow presso il Dipartimento di Humanities and Social Sciences dell’Institute of Education, UCL, University of London (UK). Ha pubblicato in lingua inglese, italiana e francese in riviste internazionali e nazionali.
Angelo D. Marra
Dottore di Ricerca in Diritto Civile, Coordinatore dell’Osservatorio su Inclusione e diritti delle persone con disabilita nell’Area Metropolitana Università Mediterranea di Reggio Calabria. Ha svolto una ricerca Post-Dottorato presso la School of Law della University of Leeds. È stato Assegnista di Ricerca della Università di Catanzaro ed Associate Researcher della University of York. Autore di numerosi scritti a carattere scientifico in italiano ed inglese, ha pubblicato per le Edizioni Erickson, Utet, Cedam, Giuffrè e altri. Ha tenuto relazioni a conferenze nazionali e internazionali. Lavora alla diffusione in Italia dei Disability Studies: le sue ricerche riguardano il diritto all’inclusione sociale delle persone disabili e la tutela contro le discriminazioni. È inoltre Cofondatore e membro del GRIDS (Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies).
Valentina Migliarini
E’ attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna. L’attività di ricerca della Dott.ssa Migliarini negli ultimi dieci anni si concentra sull’educazione inclusiva per studenti appartenenti a diversi background socio-culturali, nella scuola d’infanzia, primaria e secondaria in Italia, Inghilterra e negli Stati Uniti d’America. La Dott.ssa Migliarini è fra i primi ricercatori a livello internazionale, e la prima in Europa, a utilizzare i Disability Critical Race Theory come strumento teorico interdisciplinare e intersezionale per esaminare le politiche e le pratiche inclusive su scala internazionale. La sua ricerca offre un contributo essenziale per esplorare come le riforme neoliberiste in campo educativo, insieme all’aumento dei flussi migratori e l’introduzione di misure di austerità influenzano l’istruzione degli studenti che sono etichettati come aventi dei ‘bisogni speciali’ o che sono più a rischio di esclusioni e micro-esclusioni scolastiche. E’ stata Fulbright Schuman Visiting Scholar presso l’Università del Kansas nel dipartimento di Educazione Speciale.
Roberto Medeghini
Pedagogista, ha insegnato Pedagogia speciale presso l’Università degli Studi di Bergamo. Svolge attività di ricerca, formazione e consulenza sui temi dell’Inclusione scolastica e sociale nella prospettiva dei Disability Studies e Disability Studies Education: le aree di riferimento sono la Disabilità, il rapporto fra le politiche scolastiche e dei Servizi, l’abbandono scolastico, i disturbi di apprendimento ed i bisogni educativi speciali. E’ cofondatore e membro del GRIDS e GRIDS ITALY (Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies), collabora con il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi “Roma 3” nel Laboratorio di Ricerca per lo Sviluppo dell’Inclusione Scolastica e Sociale. Direttore della Collana “Disability Studies” per le edizioni Erickson e componente del gruppo scientifico della rivista “Italian Journal of Disability Studies”. Autore di numerosi articoli e pubblicazioni sull’inclusione sociale e scolastica.
Scavarda Alice
Assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’Università degli Studi di Torino, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in Sociologia. Insegna Sociologia della Salute presso il Corso di Laurea di Infermieristica, nelle sedi distaccate di Cuneo e di Ivrea, e Sociologia Generale presso il Corso di Laurea Magistrale in Scienze delle Professioni Sanitarie della Prevenzione. Svolge attività di ricerca nell’ambito dei Disability Studies, con un focus sulle difficoltà di apprendimento, e della Sociologia della Salute, con un’attenzione specifica rivolta alle malattie croniche e alla salute mentale. La sua pubblicazione più recente è: “Pinguini nel deserto. Strategie di resistenza allo stigma da Autismo e Trisomia 21”, Bologna, Il Mulino, 2020.
Giuseppe Vadalà
Dottore di ricerca in Scienze Pedagogiche e coordinatore didattico di scuola dell’infanzia e ricercatore. Si occupa da anni di disabilità e di educazione inclusiva, è componente e cofondatore del GRIDS (Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies) e nel 2010 ha fondato, con Simona D’Alessio, l’«Italian Journal of Disability Studies», la prima rivista italiana di Disability Studies. Le sue linee di ricerca riguardano i processi educativi inclusivi, sia nella scuola che nei territori e nei servizi per la disabilità, le rappresentazioni sociali e mediatiche della disabilità. Ha pubblicato articoli legati ai temi della presenza di studenti con disabilità a scuola, al ruolo nel contesto sociale e all’approccio dei Disability Studies, in lingua italiana, inglese e francese.
Enrico Valtellina
Formazione filosofica, si occupa di Disability Studies e in particolare di disabilità relazionali dello spettro autistico. E’ componente e cofondatore del GRIDS (Gruppo di Ricerca Inclusione e Disability Studies). Ha pubblicato vari volumi, tra cui, con R. Medeghini, Quale disabilità? (Franco Angeli, 2006), ha curato il volume collettivo Sindrome di Asperger, HFA e formazione superiore (Erickson, 2009), con Pietro Barbetta Louis Wolfson: Cronache da un pianeta infernale(Manifestolibri, 2014) e Tipi umani particolarmente strani: La sindrome di Asperger come oggetto culturale (Mimesis, 2016)