Testo, Disabilità: culture e luoghi

Il libro è il frutto di una riflessione e di una ricerca, ancora agli inizi che tendono a collocare il tema della disabilità nella prospettiva culturale e politica. Questa scelta è essenziale perché permette di uscire da una rappresentazione che riduce la disabilità al deficit, alla riabilitazione, alla normalizzazione e ad un’azione educativa essenzialmente compensativa… Per tale motivo diventa importante indagare l’evoluzione che il concetto di disabilità ha avuto nel corso del tempo nel suo incontro con le diverse teorie ed organizzazioni sociali che hanno ispirato il concetto di normalità e patologia. Questo approccio diventa occasione per entrare nelle variazioni di significato non solo storiche, ma anche culturali per interrogare il gesto sociale che definisce la partizione fra la norma e ciò che le è esterno con i conseguenti processi di stigmatizzazione, emarginazione ed esclusione.Le partizioni messe in atto non sono, però, quelle della disabilità, ma anche quelle che si producono in relazione alle sessualità, al genere, alla razza: abilismo, sessismo, razzismo sono solo alcuni dei termini che individuano le assiologie che un pensiero critico si propone di decostruire