La collocazione del concetto di inclusione all’interno del “corso di vita” e della “qualità della vita” permette di aprire una prospettiva non riducibile al semplice bilancio delle abilità e dei deficit della persona disabile, ma la allarga a quegli elementi relazionali e sociali che definiscono la qualità di una vita.
L’assunzione di un orizzonte così ampio permette di proiettare l’analisi e gli interventi nell’area della qualità esistenziale e del benessere delle persone disabili e delle loro famiglie in relazione a quei passaggi sociali che marcano le identità e i ruoli (la nascita, l’affacciarsi al mondo come disabile, la scuola, il lavoro, l’essere adulti, il “dopo di noi”).
Il testo analizza quindi il tema della disabilità in relazione a tali passaggi, problematizzandola alla luce delle risposte sociali, formative ed educative attivate dalle istituzioni e dai servizi.