Jean François Ravaud, Henry-Jacques Stiker[da Albrecht, G.L; Seelman, K.D. and M. Bury. (2001). Handbook of Disability Studies. (London: Sage Publications)]
Introduzione
Le questioni relative all’inclusione o l’esclusione delle persone disabili non possono essere disgiunte da quelle relative al processo complessivo di coesione o dissociazione sociale. Il modo in cui la società situa e tratta il disabile non è indipendente dal modo in cui costruisce vincoli o li dissolve. Comunque, ogni società (e, in un senso più ampio, ogni cultura) ha modalità specifiche per includere o escludere determinati soggetti, ovvero per creare legami sociali o per negarli. Dobbiamo pertanto aspettarci che il significato delle parole e delle pratiche non rimanga immutato nel tempo (nella storia delle società) o nello spazio (nella diversità sincronica delle aree culturali). Ci sono molteplici modalità di porre la questione del legame sociale e di rispondervi, quindi di articolare l’analisi di inclusione ed esclusione. Non c’è un unico insieme di problemi relativi all’inclusione e all’esclusione delle persone disabili. Conseguentemente, il nostro obiettivo in questo capitolo è evitare di restringere il discorso ad una singola prospettiva ristretta sul problema, sia essa relativa all’ambito di ricerca francese, inglese o nordamericano. Ci sforzeremo di mostrare le sfumature storiche e culturali di inclusione ed esclusione e di mostrare le loro origini, i loro effetti e come siano differenziate e ambivalenti. Questa osservazione storica e sociologica solleva un problema concettuale. I termini inclusione ed esclusione operano congiunti e possono essere compresi solo in reciproca relazione. Per ogni definizione dell’inclusione, c’è una corrispondente definizione dell’esclusione. Questo significa che è necessario determinare chi sia affetto da esclusione o inclusione, capire che persone disabili siano escluse da cosa o in cosa siano incluse, e come e in quale grado siano dentro o fuori in tempi diversi e in gruppi sociali differenziati.
Ora che il quadro generale del nostro approccio è delineato, procederemo come segue. Muovendo da alcune teorie del legame sociale, mostreremo la differenza tra società che possono essere definite premoderne e società che riconosciamo come moderne. Fine di questa distinzione è rivelare che le società in cui viviamo sono alla continua ricerca di processi e procedure; ovvero che non sono in grado di attenersi stabilmente ad un modello tradizionale ma si spostano incessantemente tra differenti modelli. Delineeremo i caratteri di questi modelli e le meccaniche di questi processi globali attraverso un’indagine sociologica. Dalla prospettiva delle conseguenze di questo stato delle cose nella società, illustreremo le forme correnti dell’inclusione e dell’esclusione e individueremo una tipologia delle pratiche. Questa tipologia, a sua volta, illuminerà la nostra premessa secondo cui le modalità di inclusione ed esclusione sono variabili, ambivalenti e spesso connesse e vedremo come modalità esclusive proprie delle società premoderne abbiano luogo anche nella modernità. Tornando al modo in cui la questione dell’esclusione e dell’inclusione è posta generalmente al giorno d’oggi, mostreremo la rilevanza e il valore di questo distanziamento storico e sociologico per il futuro dell’affermazione e dell’azione sociale dei soggetti disabili. Il problema dell’oggi può essere con profitto illuminato da una considerazione dei medesimi problemi in altre società, benché la situazione contemporanea sia specifica e la storia non offra lezioni.